LA II^ COMMISSIONE BILANCIO ALL’ARS – SOSPENDE L’ESAME DEL DDL SULLA “SPENDING REVIEW” E SUI LICENZIAMENTI DEL PERSONALE REGIONALE.
28 luglio 2012
Palermo 28 luglio 2012
Dalle ore 10.00 alle ore 14.00, dell’odierna giornata, si è svolta, presso la II^ Commissione Bilancio, all’ARS, l’audizione delle OO.SS. in merito al DDL sulla “spending review”, presentato dall’Ass.re Gaetano Armao.
Il SIAD, dopo avere ringraziato la II^ Commissione, per l’opportunità concessa alle OO.SS. che permette alle stesse di potere rappresentare il loro punto di vista su DDL sulla “spending review” ammazza regionali, ha evidenziato che il confronto sulle materie riguardanti il personale e l’economia della nostra regione, si sarebbe dovuto svolgere, in via preventiva, con il Governo regionale che, nonostante, più volte sollecitato è rimasto indifferente.
Il SIAD, con veemenza, ha rappresentato tutta la propria contrarietà a un progetto di legge, che avrebbe determinato il licenziamento di qualche migliaio di dipendenti regionali (tra Comparto e Dirigenza), rei di essere antipatici a un’opinione pubblica scientificamente aizzata contro gli stessi.
In particolare il Segretario generale Vincenzo Bustinto ha evidenziato, che la paventata riduzione degli organici e della spesa del personale regionale, e delle strutture dirigenziali, avrebbe determinato, l’applicazione del comma 7 del decreto legge 6 luglio 2012 n. 95 così come indicato nel DDL Armao, con l’attivazione dei processi di mobilità, di cui al comma 8 dell’art.33 del D. Lgs. 165/2001, che prevede il licenziamento dopo 24 mesi (elevabili a 60 mesi) di tutti quei dipendenti che, dichiarati in esubero, non raggiungano il possesso dei requisiti per andare in pensione, secondo i parametri della normativa ante Fornero.
Lo stesso D.Lgs. 165/2001, inoltre prevede, precisa il rappresentante del SIAD, anche nel caso si raggiungano, nel quinquennio previsto, i requisiti per il pensionamento che l’accompagnamento alla pensione avviene con l’erogazione di un’indennità (sostitutiva della retribuzione in godimento) pari all’80% dello stipendio tabellare e dell’indennità integrativa speciale, con l’esclusione di qualsiasi altro emolumento; con la conseguenza che la retribuzione complessiva dei fortunati (?!?) possessori dei requisiti per non essere licenziati, si sarebbe attestata all’incirca al 60% di quella attualmente percepita, con un negativo effetto domino sulla determinazione dell’importo della pensione e dell’indennità di fine rapporto.
Il SIAD, con grande preoccupazione ha poi evidenziato che un taglio lineare delle piante organiche del comparto (individuate con la Tabella A dell’art. 51 della Legge regionale 12 maggio 2010 n. 11), così come previsto nel DDL pervicacemente sostenuto dall’Ass.re Armao, senza alcun correttivo, porterebbe alla riduzione numerica dei posti, anche delle categorie “A” e “B”, con il sicuro licenziamento del personale appena stabilizzato.
Inoltre, il SIAD ha rappresentato che l’assenza delle specifiche piante organiche dei dipartimenti renderebbe fortemente conflittuale anche l’individuazione dei soggetti “interessati” e determinerebbe un insanabile conflitto con tutto il personale utilizzato attraverso le Società partecipate della Regione.
Il SIAD, altresì, ha richiesto che eventuali processi di alleggerimento degli organici regionali avvengano esclusivamente attraverso percorsi di prepensionamento, senza riduzioni di sorta sui diritti quesiti.
Il Segretario generale ha poi rappresentato la disponibilità della segreteria regionale del SIAD, a dare il proprio contributo per l’individuazione delle spese da tagliare e degli sperperi da abolire, per il contenimento della spesa dell’Amministrazione regionale, a partire dall’abolizione immediata delle consulenze esterne e di tutti gli incarichi di direzione affidati a personale esterno all’amministrazione, suggerendo di evitare ancora una volta di gettare inesistenti responsabilità sui dipendenti regionali per gli sperperi continuamente attuati dalla politica.
Il SIAD rivolgendosi a tutti i membri della Commissione, infine ha chiesto per l’iniquità e temerarietà del provvedimento, di cui non si conoscono neanche gli effetti reali (così come dichiarato dallo stesso Armao), il rigetto del DDL sulla “spending review” e il rinvio delle questioni attinenti al personale e ai risparmi di spesa sull’Amministrazione regionale a un testo organico da elaborarsi con il confronto con le OO.SS. di categoria.
Dopo un ampio dibattito, il Presidente della II^ Commissione Bilancio, On.le Savona, ha ritenuto necessaria la sospensione dell’esame del DDL sulla “spending review”, presentato dall’Ass.re Gaetano Armao, nelle parti riferentesi al personale regionale, rinviando, anche su proposta di alcuni componenti della stessa Commissione, a un incontro sul tema con l’Ass.re Armao per lunedì 30 luglio p.v.
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